Le quattro caratteristiche della pelle sana
Una pelle sana dipende da diversi fattori: uno stile di vita equilibrato, alimentazione bilanciata, skin care quotidiana.
Con il contributo del Dott. Fulvio Conte
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Pelle sana: l’elasticità
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Pelle sana: la tonicità del tessuto cutaneo
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Pelle sana: l’idratazione
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Pelle sana: la texture
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Qualità della pelle e medicina estetica: stimolare la produzione di collagene
La bellezza esteriore della pelle è sicuramente un aspetto che riguarda l’estetica di una persona, ma è anche l’espressione dello stato di salute del corpo in generale. Basti pensare al colorito della pelle al mattino, dopo una cena particolarmente calorica, e in più ricca di cibi elaborati e alcolici. Al risveglio la pelle appare più opaca, ed il colore tendente più al giallognolo che al roseo. Questo è perché il fegato è sottoposto ad un sovraccarico di lavoro, trovandosi e dover depurare l’organismo da un eccesso di cibo e alcol.
Togliendo gli eccessi, che talvolta è normale che si verifichino, la qualità del tessuto cutaneo è fortemente influenzata dallo stato di salute dell’organismo. Una pelle sana è di sicuro una pelle bella: fresca e luminosa, elastica, texture liscia e compatta.
Ma cosa bisogna fare per avere una pelle sana, e come mantenerla? Escludendo le personali caratteristiche genetiche, senza dubbio aiutano una corretta skin care quotidiana, ma soprattutto una dieta bilanciata ed equilibrata insieme ad uno stile di vita sano.
In uno stile di vita sano possiamo includere una buona qualità del sonno, un consumo di alcool e cibo “spazzatura” molto limitato, non fumare e fare attività fisica con regolarità. Per mantenere una pelle sana bisogna fare molta attenzione anche all’esposizione al sole, utilizzando una crema con fattore di protezione adeguato ma evitando in ogni caso di esporsi nelle ore più calde.
Per quanto riguarda l’alimentazione, facciamo attenzione a mettere ogni giorno in tavola frutta e verdura di stagione: contengono vitamine, sali minerali ed antiossidanti. Tra le vitamine è molto importante per la pelle la vitamina C, in quanto stimola la produzione di collagene. Anche la vitamina A ha un’azione protettiva per la pelle e per le mucose, e si può assumere dagli ortaggi di colore giallo/arancio sotto forma di betacarotene, oppure da formaggi e uova. La vitamina C è invece contenuta nelle arance e nei kiwi, nei limoni, nel cavoli e nei broccoli, nei pomodori e nei peperoni, negli spinaci ed altri ortaggi a foglia verde.
Gli antiossidanti contrastano l’azione dei radicali liberi, molecole chimiche altamente reattive prodotte dall’organismo che, se presenti in eccesso, possono danneggiare le strutture cellulari provocandone tra le altre cose anche l’invecchiamento. Le vitamine hanno in genere una buona azione antiossidante. Oltre alla A ed alla C, anche la E contenuta negli oli vegetali e nella frutta secca ha un’ottima azione contro i radicali liberi.
Un’alimentazione equilibrata e bilanciata dovrebbe poi comprendere cereali integrali, legumi, carni bianche e pesce, olio extravergine di oliva. Allo stesso tempo limitare fortemente zuccheri semplici e raffinati e grassi saturi.
Infine la skin care quotidiana, che deve comprendere sempre i tre step di detersione, ai fini di eliminare residui di cosmetici ed impurità depositate nei pori, applicazione di un tonico astringente, ai fini di migliorare la texture ed eliminare i pori dilatati, applicazione di una crema adatta alla propria pelle e alla propria età.
Ma vediamo quali sono una per una le caratteristiche di una pelle sana.
Pelle sana: l’elasticità
La rete di collagene ed elastina nel derma è la struttura che più garantisce il mantenimento di compattezza ed elasticità della pelle. L’elasticità, in particolare, si può definire come quella capacità di adattarsi alle sollecitazioni meccaniche per poi però tornare allo stato iniziale.
Un esempio molto semplice e calzante per avere un’idea di cos’è l’elasticità della pelle è il meccanismo di formazione delle rughe di espressione. Le rughe di espressione sono quelle rughe determinate dalla contrazione dei muscoli mimici del volto:
- Le rughe frontali, o rughe del pensatore: orizzontali sulla fronte, si formano quando si è particolarmente pensierosi o concentrati su qualcosa;
- La ruga glabellare: verticale tra le sopracciglia, tipica di un’espressione corrucciata;
- Le “zampe di gallina”: rughe intorno agli occhi, che si formano quando si strizzano gli occhi stessi a causa di una luce intensa o per vedere meglio, oppure quando si ride;
- Le rughe naso labiali: intorno alle labbra, sono le rughe del sorriso.
Ecco, queste rughe su una pelle giovane non si vedono. Perché? Semplice, perché è più elastica a causa di una rete solida e stabile di collagene e di elastina. Le rughe si formano quando i muscoli mimici del volto si contraggono, ma poi scompaiono quando questi si distendono. Man mano invece che il tempo passa i fibroblasti producono meno collagene e meno elastina, la pelle perde elasticità e le rughe di espressione tendono prima a fissarsi, e poi ad accentuarsi.
Pelle sana: la tonicità del tessuto cutaneo
La tonicità del tessuto cutaneo è data dalla compattezza della rete di collagene ed elastina nel derma, così come dalla tonicità del tessuto muscolare più profondo, nell’ipoderma.
Con il tempo viene gradualmente meno l’efficienza della rete di collagene ed elastina ed i muscoli perdono tonicità. Il tessuto cutaneo tende allora sia a perdere in volume e sia a cedere, letteralmente a “cadere” verso il basso.
Il primo punto nel quale la perdita di tonicità si nota sono gli zigomi, poi andando avanti con l’età si iniziano a perdere le linee e la definizione del terzo inferiore del volto, in particolare la linea mandibolare e la zona sotto-mentoniera (può comparire il cosiddetto “doppio mento”).
Pelle sana: l’idratazione
Una molecola chiave per l’idratazione profonda della pelle è l’acido ialuronico. Anch’esso prodotto dai fibroblasti nel derma, è una sostanza in grado di legare a sé moltissime molecole di acqua, formando una matrice gelatinosa che si insinua nella rete di collagene ed elastina assicurando il mantenimento di turgore della pelle e volumi del volto.
Con l’invecchiamento più che rallentare la produzione se ne velocizza la degradazione. I raggi UV A e UVB del sole, ad esempio, sono tra i fattori che attivano la ialuronidasi, l’enzima che degrada l’acido ialuronico.
Altrettanto importante è il film idrolipidico superficiale, una sorta di pellicola che ricopre lo strato più esterno dell’epidermide. Formato da lipidi prodotto dalle ghiandole sebacee e da acqua, il film idrolipidico aiuta a trattenere acqua all’interno del tessuto cutaneo. Quando con il tempo e con l’esposizione agli agenti atmosferici perde continuità, la pelle va incontro a secchezza e disidratazione.
Pelle sana: la texture
La texture della pelle è il termine con il quale si identifica l’aspetto del tessuto, quella che si chiama anche la “grana” della pelle. Una pelle sana ha una texture liscia, priva di inestetismi e impurità. Al contrario, non ha una bella texture una pelle che si presenti troppo secca o troppo grassa, in quest’ultimo caso spesso con pori dilatati e comedoni (i comuni “punti neri”).
Per mantenere una texture sana è molto importante la skin care quotidiana, in particolare la detersione. Il viso va pulito molto bene dalle impurità e dall’eccesso di sebo, perché altrimenti i pori tendono a dilatarsi, ed all’interno degli stessi si accumula sporcizia. Se il poro poi si infiamma, possono comparire brufoli, comedoni, e/o punti neri.
Alla detersione dovrebbe seguire sempre un tonico ad azione astringente da picchettare sulla pelle per aiutare a chiudere i pori ed una crema adeguata al proprio tipo di pelle ed alla propria età. Può essere molto utile anche fare uno scrub almeno una volta alla settimana: l’effetto esfoliante aiuta a portare via cellule morte e impurità, favorendo la rigenerazione della pelle.
Qualità della pelle e medicina estetica: stimolare la produzione di collagene
Come sottolinea il Dott. Fulvio Conte: “La medicina estetica ha messo a punto dei trattamenti iniettivi con molecole biostimolanti molto innovative, come ad esempio l’idrossiapatite di calcio. Formulata in microsfere, questa molecola offre uno stimolo meccanico ai fibroblasti per produrre nuovo collagene.
Come operatori nel settore della medicina estetica siamo sempre alla ricerca di un “prodotto ideale” per il trattamento degli inestetismi del volto, del corpo e per i trattamenti anti-aging. Un filler “ideale” deve racchiudere caratteristiche di sicurezza, biocompatibilità, completo riassorbimento e soprattutto garantire un risultato estetico naturale e duraturo senza effetti collaterali significativi.”
Secondo il Dott. Fulvio Conte: “L’idrossiapatite di calcio per molti aspetti rispecchia le suddette caratteristiche. Usata da molti anni principalmente come filler volumizzante per il ripristino dei volumi, è ideale per il trattamento degli zigomi e per il contouring mandibolare.
Grazie alle caratteristiche della sua degradazione che nel tempo induce la produzione di collagene, è usata attualmente con tecniche sofisticate anche come potente biostimolante. L’idrossiapatite dì calcio in microsfere è veicolata da una matrice di carbossimetilcellulosa (prodotto presente in moltissime preparazioni farmaceutiche ma anche alimentari). Questa matrice che provvede al volume immediato indotto dall’infiltrazione viene riassorbita nel corso dei primi 3 mesi dai macrofagi che reagiscono alle micro sfere esposte di idrossiapatite di calcio, creando una fine rete di collagene che viene poi riassorbito nel lungo periodo (12-18mesi).”
Questa potente induzione alla neocollagenogenesi può essere sfruttata per ottenere un miglioramento della texture cutanea e un effetto lifting. La pelle sarà più tonica, più luminosa, più vitale.
Come spiega il Dott. Fulvio Conte: “Per sfruttare al meglio questa caratteristica il prodotto viene diluito con un mix di soluzione fisiologica e anestetico con diverse diluizioni, in funzione dell’area da trattare ed infiltrato a livello intradermico. Generalmente il miglioramento sarà progressivo a partire dai 15-20 gg post infiltrazione. Questa si esegue generalmente usando delle microcannule smusse che riducono notevolmente il rischio di ecchimosi ed ematomi. Può essere quindi utilizzato sia nel volto ma anche a livello di tutte quelle aree del corpo che col tempo perdono tonicità e che spesso risultano difficili da trattare anche chirurgicamente: collo, interno braccia, la regione periombelicale, interno coscia, anche le ginocchia, sono aree ideali da trattare con questa metodica.
Questa duplice funzione volumizzante e biostimolante con diverse diluizioni unite ad un altissimo profilo di sicurezza e biocompatibilità, rendono l’idrossiapatite di calcio un prodotto che molto si avvicina al concetto ideale di filler.”
Guarda la scheda professionale del Dott. Fulvio Conte, Centro Medico di Eccellenza Radiesse: clicca qui.