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Rughe della marionetta e rughe nasolabiali: ridurle con la biostimolazione rigenerativa

Rughe della marionetta e rughe nasolabiali ridurle con la biostimolazione rigenerativa

La biostimolazione rigenerativa in medicina estetica è molto efficace nella riduzione anche di rughe difficili, come quelle nasolabiali e della marionetta.

Con il contributo del Dott.ssa Francesca Palumbo

 

La biostimolazione rigenerativa è il principio che troviamo alla base di molti trattamenti di medicina estetica di ultima generazione. Gli obiettivi della medicina estetica sono diversi oggi, rispetto al decennio scorso. I nuovi trattamenti sono stati studiati per rispondere a due obiettivi principali: minima invasività e naturalezza dei risultati.

Per ridurre o eliminare le rughe il metodo più classico è sempre stato il lifting. Stiamo parlando di un intervento di chirurgia estetica: il chirurgo pratica dei micro taglietti nel tessuto cutaneo, sfruttando le naturali pieghe della pelle per non lasciare cicatrici visibili, e distende il tessuto stesso eliminando le rughe e ricompattando l’aspetto. Pur non essendo un intervento di grande entità, il lifting è pur sempre un intervento chirurgico che comporta anestesia, ricovero e convalescenza ed espone ai (sia pur minimi) rischi connessi a qualsiasi intervento chirurgico.

Il lifting chirurgico è ancora un intervento praticato di routine in medicina estetica, ma stanno prendendo sempre più piede i trattamenti di biostimolazione rigenerativa, che migliorano l’aspetto della pelle con risultati più naturali e armoniosi.

Nel mondo della medicina estetica è cambiato innanzitutto il pensiero: il ritocchino più che correggere un difetto o un inestetismo che si manifesta naturalmente con il processo di invecchiamento cutaneo, va piuttosto a prevenirlo, o meglio ad evitare che esso evolva in modo tale da poter poi essere corretto solo con l’utilizzo del bisturi.

I trattamenti di biostimolazione rigenerativa sono molto efficaci nella riduzione delle rughe. Anche di quelle considerate più difficili da trattare, come le nasolabiali e le rughe della marionetta. La tecnica utilizzata è quella iniettiva, ma anche qui non stiamo parlando di un classico filler, ma di un prodotto più innovativo.

Il filler, come dice la parola stessa, è un qualcosa che va a “riempire” uno spazio, che può essere quello del solco di una ruga oppure una perdita di volume in una qualsiasi area del viso. Con la sua azione riempitiva, il filler risolleva i volumi e appiana la ruga. La novità dei filler più innovativi è però l’azione biostimolante, che viene nel prodotto accoppiata a quella classica riempitiva.

Biostimolazione rigenerativa vuol dire andare a “stimolare” nell’organismo dei processi metabolici che servono a “rigenerare” cellule e tessuti. Nel caso specifico della pelle, andiamo a stimolare il processo di produzione di collagene, una proteina del derma che è la componente principale della struttura del tessuto cutaneo.

Nel derma troviamo una struttura a rete formata da collagene ed elastina. Questa struttura funge da vero e proprio scheletro di sostegno per l’epidermide, ed è fondamentale per il mantenimento dell’elasticità e della compattezza della pelle. Il nostro corpo però, con il passare del tempo rallenta gradualmente la produzione di collagene, ed è per questo motivo che iniziano a comparire segni dell’invecchiamento legati ad una perdita di elasticità cutanea, quali ad esempio rughe e lassità cutanea, e la conseguente perdita di definizione dell’ovale del volto.

I trattamenti di biostimolazione rigenerativa vanno proprio a stimolare la produzione di collagene, ripristinando quelle riserve perse con gli anni che passano. In questo modo la qualità del tessuto cutaneo migliora ed i segni dell’invecchiamento, tra i quali le rughe, vengono di molto ridotti e attenuati.

Uno dei trattamenti più promettenti contiene una molecola chiamata idrossiapatite di calcio, immersa in un gel di carbossimetilcellulosa. Il gel ha un effetto riempitivo, al pari di un classico filler, mentre l’idrossiapatite di calcio fornisce uno stimolo meccanico per produrre nuovo collagene. Il trattamento è mini invasivo, si esegue in ambulatorio e non richiede anestesia né convalescenza.

Vediamo meglio come funziona, e quali sono le principali rughe ed inestetismi che si possono trattare.

Le rughe di espressione: quali sono e come si formano

Le rughe di espressione sono segni distintivi che si formano sulla pelle a causa dei movimenti facciali ripetuti nel corso del tempo. Queste linee sottili e pieghe si manifestano principalmente in aree del viso coinvolte nei sorrisi, nei sollevamenti delle sopracciglia e in altre espressioni facciali quotidiane. La formazione delle rughe di espressione è strettamente legata al progressivo indebolimento del collagene e dell’elastina nella pelle, sostanze cruciali per mantenerla tonica ed elastica. Inoltre, fattori esterni, come l’esposizione prolungata al sole, il fumo e uno stile di vita poco sano, possono accelerare il processo di invecchiamento cutaneo. Comprendere l’origine di queste rughe è fondamentale per adottare misure preventive e per sviluppare una routine di cura della pelle mirata, che possa contribuire a ridurne l’insorgenza e a preservare la vitalità della pelle nel tempo.

I segni dell’invecchiamento sul terzo inferiore del volto: rughe nasolabiali e rughe della marionetta

Il terzo inferiore del volto, che comprende la zona intorno alla bocca e al mento, è particolarmente suscettibile ai segni dell’invecchiamento, evidenziando rughe nasolabiali e rughe della marionetta. Le rughe nasolabiali si formano a causa dei movimenti facciali ripetuti, come il sorriso e l’espressione facciale quotidiana. Queste linee, che si estendono dal naso alle labbra, diventano più pronunciate con il passare degli anni, poiché la pelle perde gradualmente la sua elasticità e la produzione di collagene diminuisce.

Le rughe della marionetta, invece, sono linee verticali che si estendono dalla bocca verso il mento, conferendo al volto un aspetto più invecchiato. La causa principale di queste rughe è spesso legata al decadimento del tessuto connettivo e alla perdita di volume nei tessuti molli del viso. Comprendere i segni specifici che caratterizzano il terzo inferiore del volto è essenziale per sviluppare strategie di prevenzione e trattamenti mirati, consentendo di affrontare l’invecchiamento cutaneo con consapevolezza e sicurezza.

Biostimolazione rigenerativa con idrossiapatite di calcio: come funziona ed i risultati attesi

Una delle sostanze più efficaci per la biostimolazione rigenerativa è l’idrossiapatite di calcio che si presenta sotto forma di microsfere immersa in un gel di carbossimetilcellulosa. L’effetto che si ottiene è la produzione di più collagene ed elastina a lungo termine, un effetto lifting verticale ed una ridefinizione del terzo medio inferiore del viso.

Tutto ciò si traduce in un miglioramento della texture cutanea, rendendola più tonica, compatta e luminosa; in una riduzione delle rughe e dei segni dell’invecchiamento cutaneo.

 

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