Invecchiamento cutaneo: trattamento con idrossiapatite di calcio e acido ialuronico
Ringiovanire la pelle a 360 gradi è possibile combinando uno Skin Saver che migliora la qualità della pelle ad un trattamento biostimolante che aiuti a rispristinare le naturali riserve di collagene.
Con il contributo della Dott.ssa Ginevra Migliori
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Le cause dell’invecchiamento cutaneo
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Prevenire l’invecchiamento cutaneo e preservare la qualità della pelle: il trattamento Skin Saver
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Ridefinire l’ovale del volto: il trattamento a base di idrossiapatite di calcio
Quando si parla di ringiovanimento cutaneo si tende a pensare che sia sufficiente eliminare le rughe per ottenere il risultato desiderato. Non che questo sia sbagliato, perché una pelle più liscia dona senza dubbio un aspetto più fresco rispetto a prima. Il problema però è che non sono solo le rughe a segnare la pelle, ma è un insieme di segni a caratterizzare il tempo che passa.
La pelle appare spenta, meno omogenea, più secca e spesso segnata da pori dilatati e punti neri, inestetismi causati da un accumulo di sebo, spesso conseguenza di una detersione non accurata. Le prime rughe a comparire sono quelle di espressione, derivanti dal movimento dei muscoli mimici del volto. Sulle pelli più adulte sono presenti anche le rughe gravitazionali, causate dallo scivolamento del tessuto cutaneo, il quale perde tonicità ed elasticità, verso il basso.
Le lassità cutanee determinano a loro volta un cambiamento nei lineamenti del volto: si perde la definizione dell’ovale che caratterizza un volto giovane, in particolare a livello del terzo inferiore del volto. I primi a “cadere” sono gli zigomi, i quali portano poi con sé il resto del volto determinando una perdita di definizione della linea mandibolare. Il “triangolo rovesciato” della giovinezza, caratterizzato da fronte ampia, zigomi alti, mento e ovale ben definiti, lascia spazio alla “piramide della vecchiaia”, caratterizzata da tessuto che cede verso il basso.
Esiste poi un’altra tipologia di rughe, quelle causate dall’elastosi, una degenerazione dell’elastina presente nel derma. Esse fanno sembrare la pelle come fosse sgualcita, simile al tessuto di una pergamena. Sono espressione del danno cumulativo negli anni da UV, che provoca un accumulo di radicali liberi, molecole prodotte dall’organismo con il normale metabolismo cellulare e considerate tra le principali responsabili dell’invecchiamento delle cellule stesse. In condizioni normali i radicali liberi vengono prodotti e degradati, ma ci sono particolari condizioni nei quali essi vengono prodotti in eccesso e si accumulano, quali ad esempio l’esposizione cronica al sole, il fumo di sigaretta, oppure uno stress cronico o prolungato.
I trattamenti di medicina estetica non invasiva sono utili sia nella prevenzione della comparsa dei segni dell’invecchiamento cutaneo e sia nell’eliminazione degli stessi. Fermo restando il presupposto che l’invecchiamento è un processo biologico inevitabile, mantenere una buona qualità della pelle attraverso una sana alimentazione, una corretta e attenta skin care quotidiana insieme a trattamenti di medicina estetica non invasiva aiuta senz’altro a ritardarne la comparsa. I segni dell’invecchiamento saranno poi meno marcati e meno evidenti su una pelle che di base è sana e curata.
Le cause dell’invecchiamento cutaneo
L’invecchiamento cutaneo è la conseguenza dell’azione di un insieme di fattori, alcuni di natura intrinseca ed altri più strettamente legati all’ambiente ed allo stile di vita.
Tra i primi rientrano quelli di natura biologica. In primis la genetica: alcuni tipi di pelle invecchiano prima ed altre dopo, sulla base di alcune caratteristiche che si possono ereditare geneticamente. Oltre a questi, particolare importanza rivestono alcuni processi biologici, in particolare quello coinvolto nella produzione del collagene.
Il collagene è una proteina fibrosa prodotta dai fibroblasti del derma, lo strato intermedio della pelle. Il derma è un tessuto connettivo con funzioni di sostegno per l’epidermide. Tale funzione è garantita da una rete solida e stabile formata da collagene ed elastina, la quale è una sorta di scheletro di sostegno per l’epidermide e permette al tessuto cutaneo di mantenere caratteristiche di compattezza ed elasticità. Nel derma è inoltre presente l’acido ialuronico, che, richiamando acqua, contribuisce in modo determinante all’idratazione cutanea.
Con il passare degli anni i fibroblasti rallentano la produzione di collagene. Le riserve iniziano a diminuire, e con il tempo non ci sono molecole neoformate a sufficienza per sostituire in maniera efficiente quelle vecchie, le quali vengono degradate. Questo processo metabolico inizia a rallentare già a partire dai 25 anni di età, anche se i segni non si vedono subito ma più o meno a partire dai 30 anni.
La perdita di elasticità e compattezza della pelle porta le rughe di espressione a fissarsi e accentuarsi. Nello stesso tempo il tessuto cutaneo inizia a cedere, dando spazio alla formazione delle rughe gravitazionali ed alla perdita di definizione delle linee del terzo inferiore del volto. Qui stiamo parlando di pelli più adulte: questi segni compaiono in genere non prima dei 40 anni.
Una delle principali cause dell’invecchiamento di natura esterna è l’esposizione cronica al sole: i raggi UVA e UVB incrementano nell’organismo la produzione di radicali liberi, i quali oltre ad agire direttamente sulle cellule favorendone l’invecchiamento agiscono anche indirettamente andando ad attivare la ialuronidasi, enzima deputato alla degradazione dell’acido ialuronico.
L’acido ialuronico è un disaccaride in grado di legare moltissime molecole di acqua e di mantenere l’idratazione profonda della pelle. Esso forma una matrice gelatinosa che si insinua nella rete di collagene ed elastina nel derma, mantenendo volume e turgore della pelle. Una sua maggiore degradazione porta ad una deplezione delle riserve, alla perdita di volumi ed alla conseguente formazione di lassità cutanee.
Prevenire l’invecchiamento cutaneo e preservare la qualità della pelle: il trattamento Skin Saver
Per ringiovanire la pelle a 360 gradi bisogna prima di tutto preservare la qualità della pelle. I trattamenti Skin Saver sono stati creati proprio per questo: sono dei trattamenti che letteralmente “salvano” la pelle. Possono essere considerati parte della prevenzione dell’invecchiamento cutaneo, e sono talmente versatili da poter essere eseguiti con successo sia su pelli giovani e sia su pelli adulte.
Si tratta di trattamenti di medicina estetica non invasiva realizzati con tecniche iniettive. La formulazione è generalmente a base di acido ialuronico e glicerolo. Il primo va a riempire i volumi anche attraverso un miglioramento dell’idratazione profonda della cute, e ripristinando i volumi riempie anche i solchi formati dalle rughe, eliminandole o attenuandole notevolmente. Il glicerolo ottimizza l’azione dell’acido ialuronico migliorando l’idratazione anche degli strati superficiali del tessuto.
Eseguito su pelli giovani un trattamento Skin Saver dona immediatamente una nuova luminosità e freschezza, rendendo la pelle più liscia e omogenea. Su pelli più adulte, fornisce un valido supporto per ottimizzare il risultato di altri trattamenti, quali ad esempio quelli biostimolanti i quali aiutano a ripristinare le naturali riserve di collagene per rendere la pelle più tonica ed elastica.
Ridefinire l’ovale del volto: il trattamento a base di idrossiapatite di calcio
L’idrossiapatite di calcio è una delle molecole più innovative in medicina estetica. I Centri Medici di Eccellenza Radiesse propongono un trattamento che utilizza l’idrossiapatite di calcio formulata sotto forma di microsfere.
Le microsfere di idrossiapatite di calcio forniscono uno stimolo meccanico ai fibroblasti del derma per produrre nuovo collagene. Esse sono immerse in una matrice di carbossimetilcellulosa, la quale ha un effetto riempitivo e rimpolpante del tessuto.
Il trattamento unisce quindi un effetto riempitivo ad uno biostimolante. I risultati in termini di riempimento sono visibili già immediatamente dopo la seduta, ma nel tempo il tessuto cutaneo non fa altro che migliorare. Mano a mano che i fibroblasti producono nuovo collagene (il tempo medio stimato è di circa 3 settimane) la pelle migliora gradualmente in termini di elasticità e compattezza. Il terzo inferiore del volto ritrova a questo punto sia linee e sia volumi.
Unire un trattamento Skin Saver ad un trattamento biostimolante a base di idrossiapatite di calcio, permette di ottenere un ringiovanimento del volto a 360 gradi.
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